mercoledì 8 aprile 2009

Abruzzo: morti senza nome

Tra le vittime del terremoto in Abruzzo, moltissimi migranti. Dei primi trenta cadaveri rinvenuti, otto erano macedoni. “Molti di loro non avevano un permesso di soggiorno, e ora c’è il rischio che nessuno potrà mai sapere niente della loro morte” spiega Renato Di Nicola, dell’Abruzzo Social Forum.

Nella zona dell’aquilano c’è una forte presenza di stranieri, soprattutto provenienti dall’est: 16.971 in tutta la provincia. Macedoni, rumeni, albanesi, che lavorano con la pastorizia o che studiano, come Katy, una ragazza di orgine albanese iscritta alla facoltà di medicina de L’Aquila. “La scossa che ha preceduto quella delle tre di notte non ci ha spaventato, erano mesi che ne sentivamo e tutti ci dicevano che erano solo scosse di assestamento” racconta Katy “mi sono svegliata nel cure della notte con i calcinacci che mi cadevano addosso, sono corsa in strada e ho visto gente buttarsi dalla finestra pur di scappare. Ora sono a Rieti, a casa dei miei genitori, ma voglio tornare a L’Aquila per aiutare chi non ha la fortuna di avere un’altra casa dove andare”.
Fonte: Amisnet.org

ROMA: CONTROLLI POLIZIA, 486 PEZZI DI MERCE CONTRAFFATTA SEQUESTRATA

Roma, 8 apr. - Quattrocentottantasei pezzi di merce contraffatta sequestrati, tre multe a prostitute e 14 persone denunciate per violazione alla normativa sull'immigrazione. Sono alcuni dei provvedimenti scattati a seguito dei controlli degli agenti della polizia volti al contrasto dei fenomeni dell'abusivismo commerciale, dell'accattonaggio e al contrasto della prostituzione su strada nel territorio di Roma.

Nel corso dei servizi sono state identificate 31 persone, di cui 23 accompagnate presso l'ufficio immigrazione e sono stati controllati 3 veicoli. Per l'attivita' di antiprostituzione, quattro le prostitute controllate: di cui 3 rumene ed un transessuale brasiliano. Tre le contravvenzioni elevate ai sensi dell'ordinanza antiprostituzione del sindaco.

In merito all'attivita' di contrasto all'abusivismo commerciale, sono state controllate 19 persone, di cui 5 bengalesi, 2 equadoregni, 3 senegalesi, 1 iracheno, 1 algerino, 1 afgano, 1 siriano e 5 rumeni. Undici sequestri amministrativi ed uno penale effettuati per un totale di 486 pezzi contraffatti, tra cui vestiario, borse, foulards e cinte. Inoltre gli agenti hanno denunciato una persona per contraffazione e due sono indagate per violazione del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Quattordici le persone denunciate per violazione della normativa sull'immigrazione. Nella giornata di ieri, inoltre, sono stati effettuati dei servizi di prevenzione e controllo con particolare attenzione alla zona di Aurelio. Otto le persone controllate e 3 veicoli. Un bengalese ed 1 tunisino sono stati raggiunti da decreto di espulsione. Stesso provvedimento anche per una prostituta rumena e 2 nigeriane.

ROMA, 5 ROMENI SI PICCHIANO TRA DI LORO

I Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà, sono intervenuti, ieri sera intorno alle 21, in via Tuscolana, davanti ad un bar nei pressi del terminal Anagnina, per sedare una rissa tra 5 cittadini romeni che se le stavano dando di santa ragione. Alla vista dei militari si sono scagliati contro di loro. I cinque, tutti rumeni, tra i 31 e i 39 anni, sono stati arrestati per rissa aggravata. Futili i motivi della lite avvenuta dopo un alterco verbale. Due dei cinque sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del Policlinico Casilino. Trattenuti presso le camere sicurezza saranno giudicati con il rito direttissimo.

Provincia, popolazione in crescita: 433mila residenti. Aumentano soprattutto gli stranieri

Prosegue la crescita della popolazione del Parmense, che ha superato quota 433mila residenti e ha fatto registrare l’incremento annuo più alto dell’ultimo mezzo secolo. Continuano a crescere anche gli stranieri (+17,5%), nei quali per la prima volta la componente femminile risulta prevalente. Aumentano le nascite, con un trend positivo che riguarda soprattutto gli stranieri (per i quali si può parlare dell’incremento più elevato dell’ultimo decennio).
Prosegue la crescita del numero delle famiglie e in modo particolare di quelle di piccole dimensioni, che rappresentano ormai oltre il 65% del totale. Queste alcune delle indicazioni emerse dal Rapporto annuale della Provincia sulla popolazione del nostro territorio: cifre aggiornate al primo gennaio 2009, che fotografano il Parmense offrendo numerosi spunti di riflessione.
“L’incremento annuo della popolazione è stato il maggiore dell’ultimo mezzo secolo ed è in gran parte determinato dalla popolazione straniera, che in questi anni si è trasformata: va segnalato che per la prima volta oltre il 50% degli stranieri sono donne, e che tra i paesi di provenienza quelli dell’Est Europa stanno crescendo in modo vertiginoso. L’indice di vecchiaia si sta abbassando, sempre grazie agli stranieri, e 22 nati su 100 sono sempre stranieri: l’anno scorso erano 19. Un altro aspetto da segnalare è quello che riguarda la montagna, che in un anno ha “perso” solo 167 persone: un decremento dello 0,5%, tutto sommato abbastanza contenuto”, ha detto nel corso della presentazione di oggi in Provincia l’assessore alle Politiche sociali Tiziana Mozzoni, sottolineando tra l’altro il rilevante peso della componente migrante in tutte le dinamiche demografiche di questi anni. “La popolazione cresce ormai da 15 anni ininterrottamente. Il flusso delle migrazioni ha cambiato un declino demografico che era già nei numeri”, ha osservato il responsabile dell’Ufficio statistica della Provincia Andrea Gaiani, che ha presentato i numeri nel dettaglio.

La popolazione complessiva
La popolazione della nostra provincia cresce quest’anno ad un ritmo nettamente più alto rispetto ai precedenti, non si verificava un incremento così forte almeno dal 1958 (La prima rilevazione annuale sulla popolazione di cui si hanno i dati): al 1° gennaio 2009 contiamo 433.096 residenti, con un aumento rispetto all’anno scorso di 7.406 unità, +1,7%. La nostra popolazione cresce ininterrottamente da circa 15 anni, e l’incremento è stato particolarmente accelerato nell’ultimo periodo: dal 2000 ad oggi è aumentata di più di 36.000 persone. È forte l’aumento fatto registrare dal comune di Parma (+2,1%), che quest’anno ha avuto una crescita più significativa rispetto agli anni scorsi; tuttavia vi sono comuni che hanno fatto segnare incrementi ancora più elevati: la crescita percentuale maggiore è stata quella di Mezzani (+4,4%), seguito da Fontanellato (+3,8%), Calestano e Noceto (+3,2%). I comuni che diminuiscono oltre il 2% sono Bore (-3,7%) Valmozzola (-2,7%), Monchio e Varsi (-2,1%).

Gli stranieri
Gli stranieri residenti al 1° gennaio 2009 sono 45.994, il 10,6% della popolazione complessiva, con un aumento di +17,5% rispetto all’anno precedente. Per avere un’idea dell’evoluzione di lungo periodo, basti pensare che nel 1995 gli stranieri residenti non raggiungevano le 6.000 unità. I comuni della Montagna presentano gli aumenti percentuali più alti, pur partendo, in alcuni casi, da numeri piuttosto bassi in valore assoluto. Analizzando la percentuale di stranieri rispetto al totale della popolazione, le cifre più alte si rilevano nel capoluogo (11,9%) e nei comuni immediatamente circostanti, con significative propaggini nei comuni collinari a sud: al 1° e al 2° posto troviamo i comuni di Fornovo (15,1%) e Calestano (15,0%). Un cambiamento importante nelle caratteristiche della popolazione straniera è la crescita della presenza femminile: nel 1995 le donne rappresentavano solo il 38% del totale della popolazione, nel 2009 per la prima volta le donne hanno superato gli uomini raggiungendo il 50,5%. Per quanto riguarda le cittadinanze, al primo posto troviamo gli albanesi, seguiti da moldavi e rumeni, che nell’ultimo anno hanno scalzato i marocchini e i tunisini nella graduatoria delle nazionalità più consistenti. Infatti, nell’ultimo anno i moldavi sono cresciuti di oltre il 42% e i rumeni di quasi il 32%. Ormai le persone provenienti dai Paesi dell’Est Europa sono il gruppo più numeroso.

I nati, i giovani, gli anziani e le famiglie
Nell’ultimo anno è proseguita la crescita delle nascite, 90 in più rispetto all’anno precedente. Si conferma quindi un trend positivo che riguarda soprattutto gli stranieri, che hanno intensificato la loro crescita: 162 bambini stranieri in più rispetto al 2008, l’aumento più elevato dell’ultimo decennio. L’indice di vecchiaia è sceso parecchio: dal 210,8 del 1999 al 179,3 del 2009, decremento al quale gli stranieri hanno contribuito in misura fondamentale. I “grandi anziani” (da 75 anni in avanti) continuano ad aumentare, anche se ad un ritmo rallentato rispetto al passato. Il numero delle famiglie prosegue la sua crescita e raggiunge nel 2009 la cifra di 197.016; oltre 32mila le famiglie in più dal 1998. Il maggior aumento tra l’anno 2008 e il 2009 lo si è avuto nelle famiglie a 1 componente e in quelle a 2 componenti, che nel complesso hanno avuto una crescita quasi 3.400 unità. Le famiglie di piccola dimensione (fino a 2 componenti) rappresentano ormai oltre il 65% del totale.

CARTE CREDITO CLONATE: TROVATO LABORATORIO, 3 ARRESTI A MILANO

Il sistema che la banda stava per mettere in atto prevedeva la registrazione dei codici attraverso le videocamere dei telefoni cellulari applicati all’interno delle plafoniere degli sportelli bancomat e la loro associazione con i dati delle carte originali infilate dai clienti nelle fessure false precedentemente sostituite a quelle reali


Milano, 08 aprile 2009 - Era tutto pronto per la clonazione di decine di carte di credito. Maschere skinner, lettore apriporte, plafoniere, videotelefoni, lettore di bande elettromagnetiche.



Tre rumeni, due di 30 e uno di 23 anni, sono stati sorpresi ieri pomeriggio dalla polizia nella loro abitazione-laboratorio di via Isocrate, dotata di tutta la strumentazione necessaria per registrare codici bancari e falsificare carte di credito.



Tutto il materiale, che comprende anche 30 tessere gia’ clonate, saldatori, cacciavite e coltelli, e’ stato sequestrato dagli agenti del Commissariato Centro. Florin C., 30enne capo istruttore del trio, Mihai S. e il fratello minore, Stefan S., sono stati arrestati dopo una serie di appostamenti in seguito alla segnalazione di alcuni movimenti sospetti da parte dei residenti della zona. I tre, senza precedenti, hanno detto di essere arrivati a Milano da pochi giorni.



L’abitazione in via Socrate e’ risultata in affitto a un amico dei clonatori e data in uso a Florin C. Il sistema che la banda stava per mettere in atto prevedeva la registrazione dei codici attraverso le videocamere dei telefoni cellulari applicati all’interno delle plafoniere degli sportelli bancomat e la loro associazione con i dati delle carte originali infilate dai clienti nelle fessure false precedentemente sostituite a quelle reali. Dei tre, i due 30enni erano gia’ stati segnalati dalla polizia rumena alla polizia postale milanese.

Tenta di ucciderli per una sigaretta

Una lite furiosa terminata nel sangue: due romeni sono stati gravemente feriti a colpi di coltello da un pregiudicato, che è stato poi arrestato mentre era nella mensa di Viale K. Intanto cresce la rabbia tra i residenti

Ferrara, 8 aprile 2009 - Una sigaretta e pochi spiccioli. Per questa miseria E.K., kosovaro, ieri mattina in viale Krasnodar ha quasi ammazzato due rumeni a colpi di coltello. Ora entrambi sono in gravissime condizioni al Sant’Anna, in pericolo di vita, il loro aggressore invece è stato arrestato con l’accusa di tentato duplice omicidio.

Da una banale lite, da un regolamento di conti per pochi soldi e per una sigaretta non data. Da qui nasce il sanguinoso parapiglia scoppiato alle 11.30 in viale Krasnodar. Un dramma dell’emarginazione che ha come protagonisti extracomunitari pregiudicati, gente che per campare vive di espedienti. Come E.K., 43 anni del Kosovo, conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti contro il patrimonio e la persona, o come i rumeni A.O.I., 32 anni, e I.S., 44, di fatto residente nella provincia di Treviso, anche loro con identici precedenti. Tutto avviene all’uscita della galleria del Conad in viale Krasnodar: i tre cominciano a litigare, ad insultarsi, "li sentivo gridare", dirà una donna. L'aggressore non ci pensa un minuto di più, estrae dalla tasca un coltello a serramanico e parte all’attacco. Colpisce entrambi due volte: Sandru alla schiena, Iorel a fianco e spalla. La lama affonda nella carne fino a lambire i polmoni.

L’attacco è concluso, il kosovaro ha battuto le sue prede, ha dimostrato in quella maniera chi è il più forte, chi comanda. Con i vestiti inzuppati di rosso si dirige verso l’associazione Viale K, li getta dentro un sacchetto dell’immondizia, si cambia. Pulisce il coltello con l’acqua e si mette in fila, in silenzio come se niente fosse avvenuto, per ricevere un pasto caldo alla mensa. Tutto questo mentre i due rumeni cercano aiuto, corrono nella vicina assistenza pubblica, cento metri dal luogo dell’accoltellamento. Attraversano la galleria ("grondavano sangue", dirà una signora), poi la strada lasciandosi alle spalle una lunghissima scia rossa. Questo davanti a decine di persone, chi a fare la spesa, chi alla posta.

"E’ arrivato un ragazzo — racconta Oriella Ferri, volontaria del centro di Assistenza — tutto sporco di sangue. Aveva due ferite, diceva che era stato accoltellato da un tizio che dormiva da don Bedin. Pareva una torcia di sangue". Sfinito, crolla a terra, perde conoscenza. Qualche attimo dopo arriva anche l’amico. Pure lui racconta di essere stato ferito dalla stessa persona. Quella che, qualche istante più tardi, viene raggiunta in fila alla mensa dagli uomini dell’Upgsp e della Mobile per essere arrestata.



I SOCCORSI

Oriella Ferri è stata la prima a soccorrere i due rumeni feriti. Volontaria dell’Assistenza pubblica estense, è ancora scossa da quanto visto poco prima. "Ero qui con alcuni colleghi quando è entrato un ragazzo — dice — pareva una torcia di sangue. Parlava poco l’italiano ma diceva di essere stato colpito da un extracomunitario che dormiva da don Bedin. All’improvviso è crollato a terra e ha perso i sensi. Abbiamo tentato di aiutarlo poi è arrivato il 118". Qualche secondo dopo entra il secondo ferito, "pareva meno grave, era stato colpito due volte alla schiena". Anche lui, dice Oriella, "ha parlato dello stesso aggressore».

Intanto cresce la rabbia dei residenti. "Ringraziamo tantissimo l’assessore alla Sicurezza e tutta la giunta comunale — dice sarcastica Susanna Droghetti portavoce del comitato Mille firme —, con le loro belle percentuali di sicurezza questo è il risultato. Qua la gente ha paura, un fatto del genere avvenuto sotto in un supermercato? Inaudito. Aspettiamo ancora le telecamere. Ad aprile 2007 Atti era venuto a fare i rilievi, poi il nulla".


LE INDAGINI

E' rimasto in silenzio, seduto su una sedia della questura. Sguardo perso nel vuoto, quasi senza rendersi conto di cosa avesse combinato. L’accusa contro il kosovaro è devastante: duplice tentato omicidio, reato che potrebbe diventare ancor più grave se la situazione dei rumeni precipitasse ulteriormente. I poliziotti di Upgsp, Squadra mobile e Scientifica, sono arrivati a lui dopo nemmeno un’ora dall’aggressione.

L'aggressore era nella mensa di Viale K, tranquillo. Attendeva il suo turno per ottenere un pasto. Come tutti i giorni per poter vivere. Indosso jeans, maglia grigia e giubbotto scuro. Pulito. La camicia inzuppata di sangue l’aveva già fatta sparire poco prima: l’aveva annodata e gettata in un sacchetto blu dell’immondizia, infine lasciata in un cassonetto. Quando i poliziotti l’hanno fermato aveva ancora in tasca l’arma del delitto, quel coltello a serramanico che si era preoccupato di pulire con cura sotto l’acqua corrente. In questura non ha aperto bocca, non si è giustificato, nemmeno pentito di quanto fatto. Muto. Con quel suo sguardo perso nel vuoto e la mente chissà dove.

di Nicola Bianchi

Furto Tabacchino: condannati per direttissima due rumeni

Si è svolto nella mattinata di ieri il processo, con rito direttissimo, a carico di un giovane VISALON Costantin 1984 (Romania) e di una donna VISALON Cheja 1987 (Romania), resisi responsabili di furto nello scorso fine settimana in città e tratti in arresto dalla Sezione Volanti, subito dopo la segnalazione inviata al 113.

Accadeva che, venerdì scorso, una Volante veniva inviata al quartiere S. Chiara, in quanto una guardia particolare giurata aveva immediatamente prima segnalato, un episodio criminoso consumato all’interno di un esercizio commerciale. Immediatamente sul posto, si contattava la guardia giurata, la quale riferiva che entrando all’interno del negozio, aveva notato la presenza di due persone giovani, un uomo ed una donna, apparentemente slavi.
Il giovane era vicino alle macchinette dei videogiochi, mentre la donna stava vicino al bancone di vendita per acquistare alcuni pacchetti di sigarette. La giovane donna di circa 25 anni, alta circa mt. 1.60, capelli lunghi neri raccolti a coda di cavallo, indossante giubbotto di colore verde con cappuccio e gonna lunga di colore marrone, per il pagamento forniva alla negoziante una banconota di euro 500,00, ricevendo dalla stessa la somma di euro 470,00, composta da banconote di 100, 50 e 20 euro quale resto.
Nella circostanza interveniva il giovane, descritto alto circa mt.1.80, di anni 30 circa, indossante pantaloni jeans e giubbotto in similpelle di colore nero, capelli scuri corti, che si avvicinava alla compagna e, dopo avere manifestato il proprio dissenso in lingua italiana sul taglio delle banconote ricevute come resto, manifestava la propria intenzione di riavere indietro la banconota di 500 euro. La titolare pertanto restituiva ai due la predetta banconota ricevendo indietro i pacchetti di sigarette ed alcune banconote “arrotolate”, da lei a fiducia ritenute pari alla somma di 470 euro fornita come resto A questo punto i due si allontanavano e la negoziante si accorgeva, ad un più accurato controllo, che la somma restituitale era solo 270 euro, e quindi i due si erano impossessati della differenza di 200 Euro circa. La vittima così chiedeva alla guardia giurata di fermare i due malfattori ma una volta fuori, alcuni testimoni riferivano che i due si erano allontanati velocemente a bordo di un’autovettura tipo Renault 19 di colore nero con targa straniera, in direzione viale Porta Pia.
I poliziotti intervenuti immediatamente diramavano le ricerche via radio. Così dopo poco tempo, alle ore 13.00 successive, in questa via Perrino un altro Poliziotto notava e bloccava un’autovettura marca Renault colore nero con targa tedesca. Del fatto veniva data immediata comunicazione alla sala operativa che provvedeva ad inviare in ausilio una pattuglia per i successivi adempimenti.

Negli Uffici della Sezione Volanti i due, riconosciuti negli autori del furto consumato poco prima e sopra descritto,venivano sottoposti a perquisizione la quale sortiva esito positivo, infatti nel portafoglio della donna, anch’esso esplicitamente riconosciuto come quella da lei utilizzato nel’occorso, vi era ancora la descritta banconota da euro 500,00 utilizzata presso la tabaccheria, ed altro danaro nonché degli oggetti che venivano sottoposti a sequestro. I due fermati venivano così tratti in arresto ed a seguito del processo, erano condannati a mesi 4 con sospensione della pena.

Comunicato stampa QUESTURA DI BRINDISI
UFFICIO PREVENZIONE GENERALE & SOCCORSO PUBBLICO
SEZIONE VOLANTI

SORPRESI A RUBARE IN CENTRO COMMERCIALE, ARRESTATI 3 GIOVANI

BELPASSO (CATANIA) - Tre giovani, due rumeni ed un italiano, sono stati arrestati dai carabinieri perche' sorpresi a rubare tra gli scaffali del centro commerciale Etnapolis, in contrada Valcorrente, a Belpasso, nel catanese. I primi due a finire in manette sono stati un meccanico rumeno, I.B.M. di 21 anni, ed uno studente italiano, S.S. di 19 anni. Entrambi, provenienti da Floresta, in provincia di Messina, sono stati notati aggirarsi con fare sospetto tra gli scaffali di "Mediaworld". Bloccati all'uscita dell'esercizio commerciale, dopo avere oltrepassato le barriere antitaccheggio, sono stati trovati in possesso di diversi dispositivi elettronici e componenti periferiche per computer, tra cui hard disk, I-pod e lettori mp-3, per un valore complessivo di circa 500 euro. I prodotti oggetto di furto sono stati riconsegnati al titolare del negozio. Entrambi sono finiti nel carcere di Catania Piazza Lanza. Un altro rumeno, F.I., 20 anni, di Roccalumera (Me), e' stato bloccato all'uscita del centro commerciale, dopo che aveva "visitato" il negozio "Piazza Italia" ed il supermercato "Carrefour". Nella sua borsa, appositamente schermata, sono stati trovati numerosi capi di abbigliamento che presentavano degli strappi nei punti dove erano posizionate le placche anti-taccheggio. Nel primo punto vendita il rumeno aveva rubato camicie da uomo e t-shirt, mentre nel reparto abbigliamento del market biancheria intima, pantaloni e calze, il tutto per un valore complessivo di circa 200 euro. Il giovane, tradito forse dalla fretta, si era pero' dimenticato di strappare l'ultima borchia anti-taccheggio da un paio di pantaloni, cosi' al passaggio davanti alle casse e' scattato l'allarme ed e' stato arrestato. Tutti i capi rubati sono stati restituiti ai legittimi proprietari. Anche per lui, dopo essere stato accompagnato in caserma per ulteriori accertamenti, si sono aperti i cancelli del carcere di Piazza Lanza.

Brindisi: 4 mesi per due rumeni accusati di furto

Si è svolto nella mattinata di ieri il processo, con rito direttissimo, a carico di due giovani di nazionalità rumena, resisi responsabili di furto in un esercizio commerciale al rione S.Chiara, lo scorso fine settimana e tratti in arresto dalla Sezione Volanti, subito dopo la segnalazione inviata al 113 da una guardia giurata. Entrambi sono stati condannati a 4 mesi con sospensione della pena.

europa debole

Andare a fare una vacanza nei paesi in cui si paga in dollari, comprare prodotti cinesi a meno prezzo, pagare la benzina meno.
Io mi chiedo: ma i giornalisti che dicono queste scemenze lo sono o lo fanno? o non si rendono conto di quali idiozie stanno dicendo e confermano quello che penso e sento dire dalla gente, ovvero che sono solo schiavi di chi ha interesse a fargli dire simili balle.
Pagare la benzina meno: roba da morir dal ridere.
Certamente i petrolieri la pagano meno e certamente fanno un mucchio di soldi, visto che noi la paghiamo sempre lo stesso prezzo!
Comprare prodotti cinesi a minor prezzo: certo che se si potessero mangiare i computer o i lettori di DVD sarebbe conveniente. Peccato che la spesa ogni giorno si faccia in Euro e peccato che i beni alimentari e agricoli siano iperprotetti e di concorrenza da area dollaro non se ne parla nemmeno
Andare in vacanza dove si paga in dollari: la soddisfazione del pirla. A parte il fatto che sarebbe bene andare in vacanza in Italia, se fosse economicamente accessibile (ormai siamo più cari - sul serio - della Svizzera), ma che soddisfazione c'e' ad andare in vacanza dove si paga in dollari? E' soddisfazione andare in vacanza perchè si sta bene e si guadagna, non di certo quando tornando si potrebbe aver perso il posto di lavoro.
La realtà è che con l'euro così forte non si vende nulla all'estero e l'unico rimedio per le aziende è chiudere o andare a produrre dove il lavoro si paga in dollari. Oggi paradossalmente conviene aprir fabbriche in America, per non dire ovviamente tutti gli altri paesi dell'estremo oriente legati al dollaro.

La realtà è che gli americani sono furbi e usano la valuta politicamente per i loro interessi di medio e lungo periodo. Noi in Europa non abbiamo un potere politico che possa fare altrettanto e ci siamo affidati ai banchieri, che ovviamente gestiscono la valuta cercando di mantenerla ai valori più alti possibili. In questo modo garantiscono il potere di acquisto di chi i soldi li ha, contribuiscono ad aumentare il differenziale fra chi ha e chi non ha, e fanno sì che gli imprenditori e i loro dipendenti vadano in malora.
Quindi, andiamo in vacanza in area dollaro e, mentre siamo la', cerchiamo di vedere se possiamo aprirci un'attivita' e restarci, perche' qui, di questo passo, ci sara' ben poco da ridere.

EURO

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