venerdì 3 aprile 2009

Costrette a vendersi in strada Sgominata banda di rumeni

Milano, 01 aprile 2009 - Arrestati per concorso in agevolazione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione con l’aggravante della violenza quattro rom rumeni che costringevano alcune connazionali comprate per poche migliaia di euro o barattate con automobili a vendersi in strada.


L’inchiesta, condotta dalla sezione Criminalità organizzata della Squadra mobile, è partita lo scorso settembre dalla ricerca del latitante Mitita Nica, 46 anni, che il 21 agosto del '97 in concorso con altre persone ha violentato brutalmente un’ucraina. La vittima per fuggire si era buttata dal balcone dell’appartamento di via Tarvisio in cui era stata rinchiusa.

Dopo la condanna passata in giudicato a 7 anni, 5 mesi e 11 giorni di carcere per violenza sessuale aggravata, per l’uomo era stato spiccato il mandato di arresto. Cercandolo, però, gli investigatori hanno scoperto che il rumeno, con altri complici gravitanti al campo nomadi di via Triboniano, sfruttava la prostituzione di alcune donne, tra cui una 17enne che è già scappata dalla comunità protetta in cui era stata portata dopo l’identificazione.

In manette sono finiti oltre al latitante, arrestato già lo scorso dicembre a 200 chilometri da Bucarest, i suoi due figli e la madre della 17enne che l’aveva venduta per 4mila euro ai suoi aguzzini. Si tratta di Mihai Vasilescu, 25 anni; Diamant Stoica, 25, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio, e Costantina Cocarica, 39 anni, incensurata.

Queste ultime misure cautelari, emesse dal gip Giovanna Verga su richiesta del pm Paolo Storari, sono state eseguite nella notte tra il 30 e il 31 marzo. Vasilescu è stato catturato nella zona di Vigevano, il fratello in Romania con la collaborazione della polizia rumena, e la donna nei pressi di Brescia.

Sei le donne identificate costrette a prostituirsi a Milano, ad Arluno e in altre zone che cambiavano a seconda dei controlli.

I tre uomini avevano un lavoro di copertura nel loro paese di origine, occupandosi di taxi. In Italia, invece, ritiravano i passaporti alle loro vittime e le “convincevano” a vendersi con percosse, incamerando un guadagno complessivo stimato in 20mila euro al mese.

Catania, rapina e violenza sessuale su rumena: 4 arresti

CATANIA. Carabinieri e Polizia nel corso di una operazione congiunta hanno arrestato quattro rumeni. Devono rispondere di rapina, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane prostituta, loro connazionale.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ alle 10, presso il Comando provinciale dei Carabinieri di Catania.

IN 3 VIOLENTANO E RAGGIRANO DISABILE: ARRESTATI

Bari, 3 apr .- Tre cittadini rumeni sono stati arrestati dai carabinieri di Barletta con le accuse di violenza sessuale e circonvenzione di incapace. I tre avrebbero approfittato della condizione di fragilita' psichica di una quarantenne, abusandone anche sessualmente. A turno, i tre rumeni avrebbero finto di essersi innamorati, allo scopo di ottenere denaro in prestito o regali di varia natura, come costosi telefonini cellulari di ultima generazione. Inoltre i tre avrebbero suggerito alla donna di sottrarre denaro ai familiari e si sarebbero fatti consegnare i soldi della sua pensione di invalidita'. L'estate scorsa la malcapitata, pero', si era rivolta ai carabinieri che, coordinati dal sostituto procuratore di Trani, Giuseppe Maralfa, hanno identificato ed arrestato i tre rumeni, rispettivamente di 21, 22 e 23 anni.

Rubano telefoni per un totale di 10mila euro: arrestati due rumeni

Dopo aver noleggiato un'auto a Prato, due rumeni si sono introdotti, attraverso una finestra sul retro, in un negozio di telefonia situato a pochi metri dal centro storico.

Ma sulla loro strada, mentre cercavano di allontanarsi con sacchi ricolmi di cellulari e accessori di telefonia, per un valore totale di 10mila euro, hanno trovato un agente della questura lucchese, l'assistente capo Albano, che ha dato l'allarme e contribuito all'arresto di entrambi i malviventi.

E' successo tutto questa mattina, attorno alle 6.30, nei pressi di porta Elisa: Albano ha capito che qualcosa non andava all'interno di un attività commerciale, dove due rumeni - di 30 e 29 anni - si erano introdotti da una finestra posta sul retro della struttura e avevano iniziato a saccheggiare una vetrina ricolma di cellulari.

L'agente ha allora allertato una volante e, nel frattempo, ha bloccato uno dei due malviventi, che per sfuggire all'arresto ha cercato di lanciarsi nel vuoto da tre metri di altezza.

Tutta la refurtiva è stata recuperata e sono anche stati sequestrati i sofisticati arnesi da scasso che erano serviti a forzare finestra e vetrina.

Il più anziano dei due ladri ha un lungo elenco di precedenti specifici alle spalle per ricettazione e furto.

europa debole

Andare a fare una vacanza nei paesi in cui si paga in dollari, comprare prodotti cinesi a meno prezzo, pagare la benzina meno.
Io mi chiedo: ma i giornalisti che dicono queste scemenze lo sono o lo fanno? o non si rendono conto di quali idiozie stanno dicendo e confermano quello che penso e sento dire dalla gente, ovvero che sono solo schiavi di chi ha interesse a fargli dire simili balle.
Pagare la benzina meno: roba da morir dal ridere.
Certamente i petrolieri la pagano meno e certamente fanno un mucchio di soldi, visto che noi la paghiamo sempre lo stesso prezzo!
Comprare prodotti cinesi a minor prezzo: certo che se si potessero mangiare i computer o i lettori di DVD sarebbe conveniente. Peccato che la spesa ogni giorno si faccia in Euro e peccato che i beni alimentari e agricoli siano iperprotetti e di concorrenza da area dollaro non se ne parla nemmeno
Andare in vacanza dove si paga in dollari: la soddisfazione del pirla. A parte il fatto che sarebbe bene andare in vacanza in Italia, se fosse economicamente accessibile (ormai siamo più cari - sul serio - della Svizzera), ma che soddisfazione c'e' ad andare in vacanza dove si paga in dollari? E' soddisfazione andare in vacanza perchè si sta bene e si guadagna, non di certo quando tornando si potrebbe aver perso il posto di lavoro.
La realtà è che con l'euro così forte non si vende nulla all'estero e l'unico rimedio per le aziende è chiudere o andare a produrre dove il lavoro si paga in dollari. Oggi paradossalmente conviene aprir fabbriche in America, per non dire ovviamente tutti gli altri paesi dell'estremo oriente legati al dollaro.

La realtà è che gli americani sono furbi e usano la valuta politicamente per i loro interessi di medio e lungo periodo. Noi in Europa non abbiamo un potere politico che possa fare altrettanto e ci siamo affidati ai banchieri, che ovviamente gestiscono la valuta cercando di mantenerla ai valori più alti possibili. In questo modo garantiscono il potere di acquisto di chi i soldi li ha, contribuiscono ad aumentare il differenziale fra chi ha e chi non ha, e fanno sì che gli imprenditori e i loro dipendenti vadano in malora.
Quindi, andiamo in vacanza in area dollaro e, mentre siamo la', cerchiamo di vedere se possiamo aprirci un'attivita' e restarci, perche' qui, di questo passo, ci sara' ben poco da ridere.

EURO

EURO