giovedì 22 novembre 2012

http://www.catharsis.org.ro/

Benvenuti!
L'Associazione Catharsis di Braşov

è una persona giuridica romena di diritto privato e di pubblica utilità, non a scopo di lucro. È stata costituita il 17 Gennaio 1996 ai sensi della legislazione vigente: Legge No. 21/1924, Decreto No. 31/1954, Legge No. 77/1994, attraverso la buona volontà dei 26 soci fondatori, personalità di marca del mondo di Braşov (sei psicologi, quattro medici, quattro insegnanti, due assistenti sociali, due avvocati, due operatori elettronici, due studenti, un antropologo, un sociologo, un artista plastico, un parroco).


Asociatia Catharsis Braşov: Vrem o Românie fara orfani !
Campania pentru abrogarea Legii adopţiei în vigoare, lansată de Catharsis în ziua de 20 noiembrie 2012, Ziua Dreptrurilor Internaţionale ale Copilului, continuă. Legea actuală a adopţiei a construit un zid peste care nu se poate trece. Copiii uitaţi în spitale sau în centrele de plasament vor să evadeze pentru a ajunge in braţele părinţilor care îi aşteaptă dincolo de zid.
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Cum poti sa respecti interesul superior al copilului daca nu respecti egalitatea de sanse, nevoile specifice de ingrijire si demintatea copiilor orfani? Avem nevoie de o lege care sa respecte cu adevarat INTERESUL SUPERIOR al copilului!

martedì 6 novembre 2012

Cat costa o viata de copil in Romania? Quanto costa la vita di un bambino in Romania?

 
In Romania i bambini sono diventati una merce, a causa della povertà e della mancanza di educazione, ogni anno centinaia di  madri o famiglie povere vendono i loro bambini anche per poche cetinaia di euro. Gli ospedali e gli orfanotrofi ospitano mediamente un totale di 60 mila orfani che difficilmente riescono ad essere adottati per motivi burocratici ed è per questo che i commercianti illegali di bambini spleculano sulla vendita degli stessi,  la maggior parte di questi commercianti sono gli stessi genitori.
Secondo quanto affermato da Antena3, una emittente nazionale romena, esistono dei luoghi dove si vendono i bambini per una cifra di 5.000 ron, un equivalente di circa 1000 euro a bambino/a. Questo è accaduto in un villaggio nel distretto di Bistrita Nasaud, al nord della Romania, dove il commercio di bambini è diventato una vera e propria industria disumana.
Un padre di 60 anni ha venduto il suo bambino non ancora nato per 5.000 lei, già padre di altri tre figli, racconta all’intervistatore con facilità tutte le sue esperienze e mostra anche le immagini di altri suoi bambini venduti.
In Romania migliaia di coppie che vogliono adottare un bambino, sono costrette ad affrontare un sistema senz’anima che, non consente alternative che permettano in tempi rapidi l’adozione. In questo sistema, a causa delle lungagini burocratiche, si inseriscono i commercianti illegali di bambini che approfitano di questa situazione.
In Romania, a causa della difusa ed estrema povertà, la gente vende di tutto persino i propri bambini, anche se è illegale e anche se è punibile con 15 anni di carcere, nulla li po fermare. Migliaia di coppie che desiderano adottare dei bambini sono costretti ad aspettare per anni nelle liste di attesa dello stato romeno, che ostacola ed impedisce le possibilità di adozione.
Quanto costa la vita di un bambino in Romania?


sabato 22 settembre 2012

venerdì 7 settembre 2012

europa debole

Andare a fare una vacanza nei paesi in cui si paga in dollari, comprare prodotti cinesi a meno prezzo, pagare la benzina meno.
Io mi chiedo: ma i giornalisti che dicono queste scemenze lo sono o lo fanno? o non si rendono conto di quali idiozie stanno dicendo e confermano quello che penso e sento dire dalla gente, ovvero che sono solo schiavi di chi ha interesse a fargli dire simili balle.
Pagare la benzina meno: roba da morir dal ridere.
Certamente i petrolieri la pagano meno e certamente fanno un mucchio di soldi, visto che noi la paghiamo sempre lo stesso prezzo!
Comprare prodotti cinesi a minor prezzo: certo che se si potessero mangiare i computer o i lettori di DVD sarebbe conveniente. Peccato che la spesa ogni giorno si faccia in Euro e peccato che i beni alimentari e agricoli siano iperprotetti e di concorrenza da area dollaro non se ne parla nemmeno
Andare in vacanza dove si paga in dollari: la soddisfazione del pirla. A parte il fatto che sarebbe bene andare in vacanza in Italia, se fosse economicamente accessibile (ormai siamo più cari - sul serio - della Svizzera), ma che soddisfazione c'e' ad andare in vacanza dove si paga in dollari? E' soddisfazione andare in vacanza perchè si sta bene e si guadagna, non di certo quando tornando si potrebbe aver perso il posto di lavoro.
La realtà è che con l'euro così forte non si vende nulla all'estero e l'unico rimedio per le aziende è chiudere o andare a produrre dove il lavoro si paga in dollari. Oggi paradossalmente conviene aprir fabbriche in America, per non dire ovviamente tutti gli altri paesi dell'estremo oriente legati al dollaro.

La realtà è che gli americani sono furbi e usano la valuta politicamente per i loro interessi di medio e lungo periodo. Noi in Europa non abbiamo un potere politico che possa fare altrettanto e ci siamo affidati ai banchieri, che ovviamente gestiscono la valuta cercando di mantenerla ai valori più alti possibili. In questo modo garantiscono il potere di acquisto di chi i soldi li ha, contribuiscono ad aumentare il differenziale fra chi ha e chi non ha, e fanno sì che gli imprenditori e i loro dipendenti vadano in malora.
Quindi, andiamo in vacanza in area dollaro e, mentre siamo la', cerchiamo di vedere se possiamo aprirci un'attivita' e restarci, perche' qui, di questo passo, ci sara' ben poco da ridere.

EURO

EURO

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