mercoledì 8 aprile 2009

Abruzzo: morti senza nome

Tra le vittime del terremoto in Abruzzo, moltissimi migranti. Dei primi trenta cadaveri rinvenuti, otto erano macedoni. “Molti di loro non avevano un permesso di soggiorno, e ora c’è il rischio che nessuno potrà mai sapere niente della loro morte” spiega Renato Di Nicola, dell’Abruzzo Social Forum.

Nella zona dell’aquilano c’è una forte presenza di stranieri, soprattutto provenienti dall’est: 16.971 in tutta la provincia. Macedoni, rumeni, albanesi, che lavorano con la pastorizia o che studiano, come Katy, una ragazza di orgine albanese iscritta alla facoltà di medicina de L’Aquila. “La scossa che ha preceduto quella delle tre di notte non ci ha spaventato, erano mesi che ne sentivamo e tutti ci dicevano che erano solo scosse di assestamento” racconta Katy “mi sono svegliata nel cure della notte con i calcinacci che mi cadevano addosso, sono corsa in strada e ho visto gente buttarsi dalla finestra pur di scappare. Ora sono a Rieti, a casa dei miei genitori, ma voglio tornare a L’Aquila per aiutare chi non ha la fortuna di avere un’altra casa dove andare”.
Fonte: Amisnet.org

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europa debole

Andare a fare una vacanza nei paesi in cui si paga in dollari, comprare prodotti cinesi a meno prezzo, pagare la benzina meno.
Io mi chiedo: ma i giornalisti che dicono queste scemenze lo sono o lo fanno? o non si rendono conto di quali idiozie stanno dicendo e confermano quello che penso e sento dire dalla gente, ovvero che sono solo schiavi di chi ha interesse a fargli dire simili balle.
Pagare la benzina meno: roba da morir dal ridere.
Certamente i petrolieri la pagano meno e certamente fanno un mucchio di soldi, visto che noi la paghiamo sempre lo stesso prezzo!
Comprare prodotti cinesi a minor prezzo: certo che se si potessero mangiare i computer o i lettori di DVD sarebbe conveniente. Peccato che la spesa ogni giorno si faccia in Euro e peccato che i beni alimentari e agricoli siano iperprotetti e di concorrenza da area dollaro non se ne parla nemmeno
Andare in vacanza dove si paga in dollari: la soddisfazione del pirla. A parte il fatto che sarebbe bene andare in vacanza in Italia, se fosse economicamente accessibile (ormai siamo più cari - sul serio - della Svizzera), ma che soddisfazione c'e' ad andare in vacanza dove si paga in dollari? E' soddisfazione andare in vacanza perchè si sta bene e si guadagna, non di certo quando tornando si potrebbe aver perso il posto di lavoro.
La realtà è che con l'euro così forte non si vende nulla all'estero e l'unico rimedio per le aziende è chiudere o andare a produrre dove il lavoro si paga in dollari. Oggi paradossalmente conviene aprir fabbriche in America, per non dire ovviamente tutti gli altri paesi dell'estremo oriente legati al dollaro.

La realtà è che gli americani sono furbi e usano la valuta politicamente per i loro interessi di medio e lungo periodo. Noi in Europa non abbiamo un potere politico che possa fare altrettanto e ci siamo affidati ai banchieri, che ovviamente gestiscono la valuta cercando di mantenerla ai valori più alti possibili. In questo modo garantiscono il potere di acquisto di chi i soldi li ha, contribuiscono ad aumentare il differenziale fra chi ha e chi non ha, e fanno sì che gli imprenditori e i loro dipendenti vadano in malora.
Quindi, andiamo in vacanza in area dollaro e, mentre siamo la', cerchiamo di vedere se possiamo aprirci un'attivita' e restarci, perche' qui, di questo passo, ci sara' ben poco da ridere.

EURO

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