domenica 9 settembre 2007

economia europea rallenta


Nel secondo trimestre 2007 il Pil nell'eurozona è aumentato dello 0,3%: una crescita dimezzata rispetto alle aspettative e che conferma il rallentamento generale dell'economia europea. Nella Ue a 27 Stati, il prodotto interno lordo è, invece, salito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente. Lo comunicano le prime stime Eurostat. Nel primo trimestre del 2007 la crescita era stata dello 0,7% in entrambe le aree.

Rispetto al secondo trimestre 2006, il Pil è aumentato del 2,5% a Eurolandia e del 3,3% nella Ue dopo aver registrato rispettivamente il +3,2% e +3,3% nel primo trimestre. Italia fanalino di coda: nel secondo trimestre del 2007 ha messo a segno appena uno 0,1%, dopo un aumento dello 0,3% da gennaio a marzo. La crescita in Francia e Germania si è attestata allo 0,3%, in Spagna allo 0,9 per cento. Solo la Grecia ha fatto registrare una performance peggiore.

Per la Commissione europea non cambiano le proiezioni di crescita del Pil nella seconda metà dell'anno e nel primo trimestre 2008 nonostante le tensioni nei mercati finanziari e la prospettiva di un indebolimento della crescita americana. Per il terzo trimestre viene infatti confermata la proiezione di crescita tra 0,3% e 0,8% fatta in agosto; per il quarto trimestre le stime vanno da 0,2% a 0,8%; per il primo trimestre 2008 da 0,2% a 0,9%.

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europa debole

Andare a fare una vacanza nei paesi in cui si paga in dollari, comprare prodotti cinesi a meno prezzo, pagare la benzina meno.
Io mi chiedo: ma i giornalisti che dicono queste scemenze lo sono o lo fanno? o non si rendono conto di quali idiozie stanno dicendo e confermano quello che penso e sento dire dalla gente, ovvero che sono solo schiavi di chi ha interesse a fargli dire simili balle.
Pagare la benzina meno: roba da morir dal ridere.
Certamente i petrolieri la pagano meno e certamente fanno un mucchio di soldi, visto che noi la paghiamo sempre lo stesso prezzo!
Comprare prodotti cinesi a minor prezzo: certo che se si potessero mangiare i computer o i lettori di DVD sarebbe conveniente. Peccato che la spesa ogni giorno si faccia in Euro e peccato che i beni alimentari e agricoli siano iperprotetti e di concorrenza da area dollaro non se ne parla nemmeno
Andare in vacanza dove si paga in dollari: la soddisfazione del pirla. A parte il fatto che sarebbe bene andare in vacanza in Italia, se fosse economicamente accessibile (ormai siamo più cari - sul serio - della Svizzera), ma che soddisfazione c'e' ad andare in vacanza dove si paga in dollari? E' soddisfazione andare in vacanza perchè si sta bene e si guadagna, non di certo quando tornando si potrebbe aver perso il posto di lavoro.
La realtà è che con l'euro così forte non si vende nulla all'estero e l'unico rimedio per le aziende è chiudere o andare a produrre dove il lavoro si paga in dollari. Oggi paradossalmente conviene aprir fabbriche in America, per non dire ovviamente tutti gli altri paesi dell'estremo oriente legati al dollaro.

La realtà è che gli americani sono furbi e usano la valuta politicamente per i loro interessi di medio e lungo periodo. Noi in Europa non abbiamo un potere politico che possa fare altrettanto e ci siamo affidati ai banchieri, che ovviamente gestiscono la valuta cercando di mantenerla ai valori più alti possibili. In questo modo garantiscono il potere di acquisto di chi i soldi li ha, contribuiscono ad aumentare il differenziale fra chi ha e chi non ha, e fanno sì che gli imprenditori e i loro dipendenti vadano in malora.
Quindi, andiamo in vacanza in area dollaro e, mentre siamo la', cerchiamo di vedere se possiamo aprirci un'attivita' e restarci, perche' qui, di questo passo, ci sara' ben poco da ridere.

EURO

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