mercoledì 11 marzo 2009

Pedofilia, in 80mila sui voli all inclusive a caccia di piccole vittime nel mondo

Pedofilia sul web, una perquisizione a Piacenza

PEDOFILIA: PERQUISIZIONI IN TUTTA ITALIA, 37 INDAGATI

La procura distrettuale di Catania ha disposto numerose perquisizioni domiciliari in varie citta' d'Italia, eseguite dalla Polizia Postale e delle comunicazioni, nei confronti di 37 soggetti italiani indagati per divulgazione di video pedopornografici mediante la rete internet. L'indagine della Polizia Postale di Catania, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Gennaro e dal sostituto Carla Santocono, ha riguardato il contrasto della divulgazione di materiale pedopornografico su Internet tramite il nuovo programma peer-to-peer denominato Limewire. In particolare, gli indagati acquisivano e diffondevano sulla rete internet video di pornografia infantile, utilizzando il software di file sharing Limewire. Le investigazioni sono state compiute con attivita' sottocopertura, autorizzata dalla procura, e finalizzata soprattutto al rinvenimento di filmati pedopornografici, con il coordinamento del Centro nazionale di contrasto della pedopornografia on-line di Roma. Le citta' interessate dalle perquisizioni sono Catania, Palermo, Ragusa, Napoli, Caserta, Salerno, Ancona, Roma, Milano, Varese, Sondrio, Lecco, Brescia, Reggio Emilia, Piacenza, Firenze, Grosseto, Venezia, Vicenza, Verona, Pordenone, Udine, Torino, Alessandria, La Spezia, Bari, Foggia, Lecce e Taranto. Copioso il materiale informatico sequestrato durante le perquisizioni.

Droga/ Arrestato italiano in Romania: trasportava 10 kg di eroina in piu prostituzione, pedolifilia!

Droga/ Arrestato italiano in Romania: trasportava 2 kg di eroina E' stato bloccato ieri dalla polizia di frontiera romenapostato document.write( strelapsed('2008-08-25T10:42:00Z') ); 10 ore fa da APCOM Roma, 25 ago. (Apcom) - Un cittadino italiano, identificato come Giorgio C., è stato arrestato ieri dalla polizia di frontiera romena alla dogana di Nadlac, nella parte occidentale del Paese, per traffico di droga. Lo riferisce l'agenzia di stampa romena Mediafax.
Giorgio C. 60 anni, è stato poi identificato come un esponente di una rete internazionale di traffico di droga prostituzione e pedofilia. L'uomo arrestato aveva nascosto 5 chilogrammi di eroina, per un valore superiore a 58 mila euro, nel vano del sistema di navigazione satellitare con a bordo cd pedopornografici.

Il cittadino italiano fermato dovrà adesso presentarsi davanti al tribunale di Bucarest per confermare il provvedimento di custodia cautelare per un altra accusa di sfruttamento prostituzione e pedofilia si profila per lui 30 anni di carcere da scontare in romania, l ambasciata italiana segue attentamente il caso.

Sesso in auto con un quattordicenne Chimico italiano fermato in Romania

la rabbia dei rumeni a Timisoara

comunità romena

«PICCHIATI DA 30 ITALIANI» ROMA, FERITI DUE ALBANESI

Due fratelli albanesi di 33 e 37 anni hanno denunciato alla polizia di essere stati aggrediti da una trentina di italiani armati di mazze, bastoni, pietre. Quattro degli aggressori, secondo le vittime, erano anche armati di pistole. È successo poco prima di mezzanotte in via Paolo Ferdinando Quaglia, a Tor Bella Monaca. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato del commissariato Casilino perché alcuni cittadini avevano segnalato una violenta rissa in strada. Al loro arrivo i poliziotti hanno trovato i due fratelli.
Le vittime hanno raccontato che stavano passeggiando in strada quando sono stati accerchiati da quattro ciclomotori e quattro autovetture. Dalle auto sono scesi circa 30 uomini, tutti italiani, i quali hanno chiesto ai due se fossero rumeni. I due fratelli hanno avuto solo il tempo di spiegare che erano di nazionalità albanese quando sono stati colpiti con bastoni e pietre. I due stranieri hanno rifiutato le cure mediche e non hanno fornito nessuna indicazione utile per risalire agli aggressori. Indaga la polizia di Stato.

Bloccati due rumeni per furto ai parcometri

Fermati dai Carabinieri mentre scassinavano il quinto raccoglitore di monete



Savigliano - Trapano, pazienza e attenzione. Così due giovani rumeni (P.A. di 21 anni e G.A. di 18 anni) hanno agito nella scorsa notte a Savigliano: i due malviventi, senza fissa dimora, erano riusciti a forzare quattro parcometri in diverse zone della città, ma al quinto tentativo sono stati colti in flagranza di reato dai Carabinieri, allertati dai cittadini. Mentre uno scassinava il parcometro, il secondo faceva da “palo” nascosto dietro una siepe. I due sono stati perquisiti e nella loro vettura è stata trovata la refurtiva di 800 euro. Arrestati, ora sono nel carcere di Saluzzo. E’ la prima volta che a Savigliano succede un furto secondo queste modalità ma, grazie all’attenzione dei cittadini, è stato subito fermato sul nascere.

Nuova rissa a Marina tra rumeni e carraresi

Carrara, 9 marzo 2009 - Altra rissa e notte di fuoco alla Serenella per la 'guerra' in atto tra un gruppo di rumeni che abitano in un condominio e i giovani carraresi che si radunano a Marina prima della partenza per le discoteche della Versilia. Sabato sera si è passati nuovamente alle vie di fatto e dopo una scazzottata e lanci di bottiglie e oggetti contundenti, cinque giovani tra cui pare un paio di minorenni sono finiti al pronto soccorso.



E ieri sera i carabinieri sono stati costretti ad intervenire di nuovo perché un rumeno coinvolto nella rissa di sabato sera aveva chiamato il 112 dopo che, a suo dire, un gruppetto di giovani, si era affacciato sul loro pianerottolo con l’intenzione di fare irruzione nell’appartamento e dare una 'lezione'.



Ma quando è arrivata la gazzella del Radiomobile, i giovani carraresi segnalati nel condominio si trovavano invece fuori del portone e nei pressi di locali pubblici. I carabinieri, comunque, li hanno tutti identificati e uno di loro è risultato che era stato coinvolto nella rissa del sabato sera. Vecchia ruggine, incomprensioni, lanci di bottiglie e danneggiamenti: sono le cause che hanno originato l’ennesimo episodio di violenza che la scorsa estate era sfociato in una sorta di Far West con sette feriti, tra cui due poliziotti e quattro arresti, tre rumeni ed un carrarese.



La rissa è scoppiata poco dopo mezzanotte e solo l’intervento massiccio di polizia e carabinieri ha evitato il peggio. I rumeni occupano un appartamento al secondo piano di uno stabile che si affaccia su via Rinchiosa e il viale Colombo dove la sera stazionano a lungo centinaia di giovani carraresi che poi si recano nelle discoteche. Un punto di ritrovo ormai tradizionale che si tarsforma spesso e volentieri in una zona di combattimento.



I carraresi segnalano che dal terrazzo dell’abitazione in questione più volte sono volate bottiglie e lattine di birra che hanno anche colpito alla testa qualche ragazzo. Una situazione esplosiva visto che neppure gli arresti dell’estate scorsa ha rasserenato gli animi. Polizia e carabinieri stanno vagliando alcune testimonianze per identificare gli autori delle aggressioni di sabato sera. Sviluppi alle indagini sono attese nelle prossime ore.

Tredici cellulari e quattro fotocamere: arrestati per ricettazione due rumeni Read more: "Lo Schermo Lucca, Tredici cellulari e quattro fotocamere:

10/03/2009 VIAREGGIO (Lucca) - Sono stati arrestati dalla Polizia del Commissariato di Viareggio, per il reato di ricettazione, due rumeni, uno residente a Pomezia e l'altro domiciliato a Viareggio. Nell'auto su cui viaggiavano avevano nascosto in uno zaino 13 telefoni cellulari e 4 videocamere digitali.

Avevano in macchina 13 cellulari e 4 fotocamere digitali, nascoste dentro uno zaino, in auto, una Hyunday Accent grigia, ma non sono né rappresentanti di questo genere di articoli, né li vendono come professione. Eppure, quando una pattuglia delle Volanti del Commissariato di Viareggio li ha fermati, ieri pomeriggio verso le 17, ha trovato proprio tutto questo nella bauliera della macchina.

Questo ha dato il via ad una serie di controlli che hanno permesso di appurare che due telefoni cellulari di quelli trovati nello zaino, provenivano da furti che erano stati denunciati durante la festa del rione Darsena nel corso dell'ultimo Carnevale, che si è svolta lo scorso 21 febbraio. Sono, quindi, partiti ulteriori accertamenti anche sul resto della refurtiva recuperata.
E intanto i due a bordo dell'auto sono stati sottoposti a fermo e dovranno rispondere del reato di ricettazione. Claudiu Mantu, nato in Romania nel 1981 e residente a Pomezia (Roma), pregiudicato e Silviu Valy Neculau, anche lui originario della Romania, di 25 anni domiciliato a Viareggio e pregiudicato - dopo le formalità di rito - sono stati associati alla casa circondariale di Lucca e adesso si trovano a disposizione dell'autorità giudiziaria.

LADRI IN AZIONE Pendolari del furto, presa banda di rumeni

Reggio Emilia, 9 marzo 2009. SONO RESIDENTI in provincia di Roma i tre rumeni arrestati ieri notte, poco prima dell’alba, dalla squadra Volanti della polizia di Reggio coordinata dal dirigente Domenico De Iesu. Sono rumeni “regolari”: tutti e tre hanno un lavoro, chi da carpentiere, chi operaio, chi in un vivaio, ma sono anche dei ladri pendolari.

A BORDO di una Fiat Stilo argento hanno svuotato le macchinette per pagare la sosta negli stalli blu attorno alla cerchia cittadina. Gli agenti hanno seguito tutte le loro mosse in tempo reale. L’operatore della sala operativa della questura ha guidato gli agenti passo passo una volta accortosi di quell’auto sospetta.
I tre (Gheorghe Prunà, Vasile Apoei e Dumitru Ciohoreanu), prima di essere acciuffati in piazzale Marconi, accanto alle Poste, avevano già battuto con successo le colonnine di parcheggio di via Lamagolese (due), via Sani e via XX Settembre.

CACCIAVITI e piede di porco: ogni volta che è stato estratto il cassetto contenente le monete è scattato l’allarme e una Volante è stata inviata sul posto. Nonostante l’intervento fulmineo (lo si vede dai filmati delle telecamere di sorveglianza messi a disposizione della questura), i tre sono riusciti sempre ad allontanarsi.
Fino all’ultimo colpo, quello in stazione. Qui sono stati bloccati e arrestati dalla polizia che li ha condotti nella vicina questura. Nell’auto sono stati trovati 600 euro frutto dei colpi e un’intera cassetta in metallo.

LA QUESTURA ora indaga per capire se i tre, apparentemente insospettabili e senza precedenti, abbiano colpito anche altrove e abbiano poi lasciato il bottino da qualche amico compiacente. Un evento assai probabile visto che è difficile spiegarsi come si possa fare un viaggio da Roma per scassinare delle macchinette scambia soldi. Con quel che costa la benzina poi.

Arrestati a San Felice due cittadini rumeni

09-03-2009 Bassa modenese - Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri di San Felice sul Panaro hanno tratto in arresto due cittadini romeni, rispettivamente di 34 e 31 anni, entrambi residentei a San Feli sul Panaro, muratori, resisi responsabili di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

I due, verso le ore 19.00, in via don Minzoni, in stato di evidente ebbrezza alcolica, nel corso di identificazione a seguito di precedente litigio con altri connazionali, senza giustificato motivo avevano aggredito una pattuglia di Carabinieri ed una della locale Polizia Municipale, contestualmante intervenuta. Solo dopo una breve colluttazione i due sono stati bloccati ed arrestati.

Rumena violentata e schiavizzata: quattro arresti in Sicilia

Le iniziali promesse di un lavoro come badante, per una ventenne rumena, avevano lasciato il posto alle violenze quotidiane di una banda italo-romena che l'aveva costretta ridotta in schiavitù e costretta a prostituirsi. Ma ora quell'incubo è finito. I carabinieri di Alcamo, in provincia di Trapani, hanno arrestato tre rumeni (Neculai Bulai di 51 anni, Nicu Claudiu Bulai di 30, Iulian Ilie Balan di 20), e un italiano, il 54enne Vincenzo Di Franco. I quattro uomini sono accusati di violenza sessuale, sequestro di persona, riduzione in schiavitù e associazione per delinquere.

Secondo la ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri, in gennaio i tre romeni avrebbero avvicinato in patria la connazionale di 20 anni, che cercava lavoro e sperava in una sistemazione come badante in Italia. Ma una volta giunti in Sicilia, i tre uomini le avrebbero sottratto i documenti di identità costringendola, con continue minacce di morte e con le botte, a rimanere chiusa in casa. Qui la giovane sarebbe stata violentata ripetutamente e poi «affidata» a Di Franco, che l'avrebbe violentata a sua volta e costretta a prostituirsi. Tutto è finito quando la ragazza ha trovato la forza di fuggire e denunciare tutto ai militari dell'Arma.

europa debole

Andare a fare una vacanza nei paesi in cui si paga in dollari, comprare prodotti cinesi a meno prezzo, pagare la benzina meno.
Io mi chiedo: ma i giornalisti che dicono queste scemenze lo sono o lo fanno? o non si rendono conto di quali idiozie stanno dicendo e confermano quello che penso e sento dire dalla gente, ovvero che sono solo schiavi di chi ha interesse a fargli dire simili balle.
Pagare la benzina meno: roba da morir dal ridere.
Certamente i petrolieri la pagano meno e certamente fanno un mucchio di soldi, visto che noi la paghiamo sempre lo stesso prezzo!
Comprare prodotti cinesi a minor prezzo: certo che se si potessero mangiare i computer o i lettori di DVD sarebbe conveniente. Peccato che la spesa ogni giorno si faccia in Euro e peccato che i beni alimentari e agricoli siano iperprotetti e di concorrenza da area dollaro non se ne parla nemmeno
Andare in vacanza dove si paga in dollari: la soddisfazione del pirla. A parte il fatto che sarebbe bene andare in vacanza in Italia, se fosse economicamente accessibile (ormai siamo più cari - sul serio - della Svizzera), ma che soddisfazione c'e' ad andare in vacanza dove si paga in dollari? E' soddisfazione andare in vacanza perchè si sta bene e si guadagna, non di certo quando tornando si potrebbe aver perso il posto di lavoro.
La realtà è che con l'euro così forte non si vende nulla all'estero e l'unico rimedio per le aziende è chiudere o andare a produrre dove il lavoro si paga in dollari. Oggi paradossalmente conviene aprir fabbriche in America, per non dire ovviamente tutti gli altri paesi dell'estremo oriente legati al dollaro.

La realtà è che gli americani sono furbi e usano la valuta politicamente per i loro interessi di medio e lungo periodo. Noi in Europa non abbiamo un potere politico che possa fare altrettanto e ci siamo affidati ai banchieri, che ovviamente gestiscono la valuta cercando di mantenerla ai valori più alti possibili. In questo modo garantiscono il potere di acquisto di chi i soldi li ha, contribuiscono ad aumentare il differenziale fra chi ha e chi non ha, e fanno sì che gli imprenditori e i loro dipendenti vadano in malora.
Quindi, andiamo in vacanza in area dollaro e, mentre siamo la', cerchiamo di vedere se possiamo aprirci un'attivita' e restarci, perche' qui, di questo passo, ci sara' ben poco da ridere.

EURO

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